Scrivere la conclusione di una lettera formale può sembrare un compito noioso e ripetitivo, specialmente quando si tratta di utilizzare formule e saluti che non fanno parte del nostro linguaggio quotidiano. Tuttavia, la scelta di un appropriato saluto finale è fondamentale per conferire alla lettera il giusto tono e per dimostrare professionalità e rispetto nei confronti del destinatario.
I saluti finali più comuni e il loro significato
Per rendere più agevole e meno monotona la scrittura di una lettera formale, è utile avere a disposizione una lista di commiati standard da utilizzare in calce. Ecco alcune delle opzioni più comuni, suddivise in categorie a seconda del contesto.
- Per esprimere gratitudine:
- Ringraziando/la anticipatamente per la cortese collaborazione.
- La ringrazio per la cortese attenzione che vorrà accordarmi.
- Per richiedere un riscontro:
- In attesa di un vostro riscontro, resto a disposizione per chiarimenti.
- Vi invitiamo a voler cortesemente dare riscontro alla nostra del 4 aprile.
- Saluti di chiusura:
- Un cordiale saluto / Cordiali saluti.
- Distinti saluti.
- Le porgo i miei distinti saluti.
- Con osservanza / Con ossequio.
Buonasera e altre espressioni: come orientarsi nel formale
Che si tratti di una lettera di ringraziamento o di presentazione, scegliere il tono giusto in una comunicazione ufficiale è fondamentale per evitare imbarazzi. Utilizzare formule fisse e impostate può essere la chiave per mantenere una comunicazione professionale e rispettosa. Ad esempio, durante un colloquio di lavoro, un approccio informale come “Ciao, come stai?” sarebbe inadeguato. Al contrario, è preferibile optare per un saluto più formale come “Distinti saluti” invece di “Cordiali saluti”.
Inoltre, mentre “Buongiorno” e “Buonasera” sono espressioni formali, possono essere sostituite da un più generico “Salve” o “A presto”, evitando così qualsiasi anacronismo legato al tempo intercorso tra invio e ricezione della lettera.
Il dilemma tra “voi” e “lei” nella lettera formale
Un altro aspetto cruciale da considerare è la scelta del pronome personale. Seppur la questione possa sembrare linguistica, è importante sapere come utilizzare correttamente “Voi” e “Lei”.
Tradizionalmente, il “Voi” viene impiegato quando ci si rivolge a un’“Spettabile” impresa, riferendosi quindi al gruppo di persone che la compongono. Al contrario, il “Lei” è più adatto per comunicazioni indirizzate a una singola persona.
La questione dell’uso della maiuscola in una lettera formale è un tema controverso; sebbene sia consigliato, spesso rimane a discrezione del mittente. Un sorriso può scaturire dal pensiero che questa indecisione svanisce quando si scrive una lettera formale in inglese, dove il pronome è sempre e semplicemente “you”.