L’avvio di una scuola di ballo può essere una buona idea per coniugare passione e rendimento economico. Bisogna comunque sapersi muovere nei meandri della burocrazia e dell’imprenditoria; la sola passione, infatti, non basta a rendere remunerativa quest’attività. Ecco come procedere.
Questa attività, sebbene sottovalutata, negli ultimi tempi sembrerebbe una delle più redditizie. Una buona idea, dato il numero crescente di palestre specializzate in tale ambito, potrebbe essere quella di associare ai vari corsi, ovviamente molto variegati e differenziati, viaggi e serate a tema. Prima di buttarvi in quest’avventura, onde evitare scelte avventate, è bene redigere un business plan.
Stabilite a che tipo di pubblico volete rivolgervi, l’offerta, le spese pubblicitarie, ecc… Mettete in conto l’affitto o l’acquisto dei locali e della relativa attrezzatura, la climatizzazione, le spese relative a pulizia, infermeria e segreteria. Comprenderete la necessità di avere delle competenze in ambito contabile o in mancanza di ciò di assumere un commercialista fidato.
Ovviamente dovrete assumere personale qualificato disposto a lavorare su lunghe fasce orarie o in turni Il personale avrà seguito diversi corsi di formazione e avrà il diploma di maestro di ballo in determinate specialità. Il diploma dovrà essere rilasciato da un’associazione del CIDIS Il maestro non sarà in nessun caso minorenne.
I costi di avvio e gestione dell’impresa variano anche in rapporto alle dimensioni dei locali. Se la scuola è un’impresa ai costi normali si sommeranno quelli fiscali. In alternativa potreste decidere di avviare un’associazione sportiva e culturale. I vostri guadagni però consisteranno soltanto alle quote associative e ad eventuali raccolte fondi interne.
Se propendete per l’impresa potrete scegliere tra ditta, impresa a gestione familiare o società. In questi casi dovrete pagare anche INPS ed INAIL. Dovrete in ogni caso regolarizzare la vostra situazione anche con la SIAE. Iniziate con la comunicazione al comune dell’avvio di attività. Interessatevi poi per l’attestato di agibilità con destinazione d’uso C3. Se la sede avrà una superficie maggiore di 400 mq dovrete ottenere uno speciale permesso di agibilità da parte dei vigili del fuoco. Dovrete comunque aprire una partita IVA ed iscrivervi al registro delle imprese.