Possedere un box auto è molto utile perchè consente di custodire e preservare la vostra vettura. In alcuni casi, può diventare addirittura un investimento, attenzione però a tutte le spese accessorie che gravano su proprietari e affittuari.
Parcheggio ponte
E’ denominato “Parcheggio Ponte” in quanto questa tipologia di parcheggio è regolata dalla Legge Ponte del 6 agosto 1967 n. 765 e successive modifiche. Ma cos’è in specifico il parcheggio Ponte? Sono tutti quei box o posti auto, costruiti appunto dopo il 1967, ovvero dopo la legge che li riguarda, insieme alla abitazioni.
La legge Ponte praticamente, imponeva già a quei tempi di costruire case con annessi box. Nel corso degli anni, la legge Ponte, subì delle modifiche. Chi vendeva l’appartamento doveva, secondo la legge Ponte, vendere anche i box, quando meno affittarlo solo ed esclusivamente al proprietario dell’appartamento. A partire invece al 2005, la legge annullò le precedenti modifiche, anche se tutt’oggi la legge viene seguita, a seconda del costruttore. Tuttavia, i Parcheggi Ponte possiamo suddividerli in :
Vincolati: si tratta di parcheggi regolamentati dalla legge Ponte, ovvero rimangono vincolati all’acquisto dell’appartamento.
Liberi: nel caso di parcheggi liberi, bisogna fare attenzione alle date di costruzione. Il parcheggio non è “legato” alla vendita dell’appartamento se l’edificio è stato costruito prima del 2005 e rimasto ancora invenduto, oppure dopo questa data, o ancora se l’edificio appartiene ad un’unica persona. In ogni caso, vi dovrebbero essere dei vincoli, che vanno rispettati.
Se siete alle prese con l’acquisto di un box, dovreste conoscere bene questa disposizione di legge, per non andare incontro a brutte sorprese subito dopo aver firmato il contratto. Quando andate a vedere un box ipotetico per l’acquisto, fatevi dire prima di tutto, la data di costruzione e poi muovetevi in base a questo fattore, soprattutto se avete intenzione poi di rivenderlo o affittarlo per trarne un investimento. Nei parcheggi vincolati infatti il “vincolo” resta anche se non è inserito in nessuna clausola nel rogito.
Parcheggi Tognoli
I Parcheggi Tognoli sono regolati dall’omonima legge del 1989 nella quale si impone un legame tra il posto auto o box e l’appartamento. Per capirci meglio, sono tutti quei box che sono stati costruiti all’interno del cortile del condominio, e a cui non possono accedere gli estranei. E’ sicuramente una sicurezza questo punto, a mio parere fondamentale. Le chiavi del cancello le avranno infatti solamente i proprietari dello stabile, senza una via d’accesso per gli altri.
E’ assolutamente vietato anche sub affittare il box che appartiene alla legge Tognoli. Come detto, in questo caso, box e appartamento devono viaggiare insieme. Se il condominio esiste già , ma è privo di posti auto, si può costruire un parcheggio anche all’esterno del palazzo, purché non vada ad intaccare il piano urbanistico. Occorre comunque farne richiesta al Comune, e seguire la costruzione di box, seguendo sempre la legge Tognoli. Una volta fatta la richiesta, vale la regola del silenzio-assenso, come in altri casi, vale a dire che trascorso un certo periodo che può essere di 30-60 giorni senza che il Comune risponda la concessione è positiva.
Come dicevamo prima, un box Tognoli non potrebbe essere venduto senza procedere con la vendita dell’appartamento con lo stesso proprietario. Al contrario, vendere l’appartamento, rimane sotto intesa la sua vendita. Fate bene quindi i vostri conti, per non avere dopo a che fare con la burocrazia. E’ sbagliato vendere l’appartamento e magari affittare il box. In definitiva, fate attenzione al momento del rogito, sia che si tratti di acquisto che di vendita.
Ci sono casi in cui il rogito risulta nullo. Le ipotesi sono quelle che abbiamo visto prima. Se il contratto riguarda la vendita del box o del posto auto che sia, non viene convalidato, se invece il rogito cita solo la vendita dell’appartamento, senza far riferimento al box regolato dalla legge Tognoli, rimane comunque sotto inteso, e l’eventuale clausola di riserva del posto auto, non viene presa assolutamente in considerazione.
Parcheggi liberi
I parcheggi liberi sono sicuramente i più semplici da vendere. Se invece lo avete appena acquistato, magari in una zona in cui c’è “fame” di posti auto, potete trarne vantaggio, affittandolo e quindi trasformare il box in un ottimo investimento. Sono molti infatti gli automobilisti che sono costretti a parcheggiare l’automobile in strada, facendo magari fatica a trovare posto. Tanti, pur di parcheggiare farebbero qualche metro in più rispetto all’abitazione, ma sicuri di avere sempre assicurato il posto auto, soprattutto chi abita nelle grandi città, o chi abita nei centri storici. I parcheggi liberi sono quindi quei box o posti auto che non hanno vincoli e possono essere venduti ( o affittati) senza dover procedere anche alla vendita dell’appartamento.
Se volete acquistare solo il box per magari poi affittarlo per riuscire ad ottenere un investimento, vi conviene sicuramente dirigervi verso i parcheggi liberi, che sono quindi privi di vincoli e clausole di ogni genere. Potete vendere acquistare e affittare senza nessun tipo di problema. Nella scelta quindi, dovete valutare bene, che tipo di box auto, desiderate mettere in compravendita.
Costo
Chi acquista un box auto, deve mettere in conto tutte le spese a cui andrà incontro, spese che verranno accollate che se lo avete preso in affitto. Ricordate che il box fa comunque parte di un condominio, anche se costruito in uno spazio esterno al fabbricato, e vi saranno accollate le varie spese per la manutenzione delle parti comuni, a partire dal passaggio che voi calpestate.
Alcune spese vengono suddivise in base ai millesimi di proprietà, mentre altre sono in base a chi usufruisce di un determinato spazio. E’ il caso per esempio di parcheggi costruiti al di fuori del condominio e che non tutti ne usufruiscono. Da non dimenticare, che chi possiede un box, dovrà pagare anche la rata della tassa dei rifiuti. Fate bene i vostri conti e valutate se affittare un posto auto o un box è davvero necessario e conveniente.
E’ vero, non dovrete più girovagare a vuoto magari per delle mezz’ore a cercare un parcheggio che non trovate, ma vi dovete accollare tutte le spese. Un box in affitto ha un prezzo differente da città a città, e dipende anche dalla zona. Diciamo che si parte con un minimo di cento euro per una piccola cittadina in zona semi centro. Per l’acquisto invece, si parte invece da un minimo di 15mila euro ma anche questa cifra dipende da diversi fattori.
Costruirlo
Come bisogna comportarci nel caso a qualcuno del condominio dove abitiamo, venga in mente l’idea di costruire un parcheggio? Sicuramente, è lecito, c’è quindi la possibilità di costruire un parcheggio regolato dalla legge Tognoli, ovvero: parcheggio “si”, ma vincolato alle abitazioni. Se avete la necessità di un box all’interno del condominio, dovrete avvisare l’amministratore dello stabile per indire un’assemblea al più presto.
Una volta dato il via all’assemblea, valida come al solito con la presenza della maggioranza che copre almeno il 2 terzi del totale dei millesimi, comprese eventuali deroghe. Per quanto riguarda il “permesso” di poter costruire il box, ovvero perchè la proposta diventi esecutiva, non serve la maggioranza assoluta, né quella prevista per deliberare l’assemblea.
E’ sufficiente infatti raggiungere la metà del valore dei millesimi complessivi. Se per esempio, i millesimi sono mille, occorrono 500 millesimi. Se quindi si raggiunge la quota per avviare la costruzione, anche chi ha votato a sfavore di questo nuovo progetto, dovrà partecipare alle spese necessarie per la costruzione, sempre seguendo la regola della divisione dei millesimi. Le spese che si dovranno dividere non riguarderanno solo la costruzione, ma anche le successive operazioni di manutenzione.
A chi rivolgersi
Avete già in mente i lavori che volete fare, per rendere la vostra abitazione più confortevole e moderna. Ma a chi rivolgersi? Se si tratta di piccoli lavori , potete farli voi stessi, se siete in grado, o comunque farli fare da parenti o amici intimi, senza spendere poi un capitale. Per esempio, se il lavoro da fare è quello di tinteggiare le pareti , se appena siete capaci e attrezzati voi stessi, risparmierete molto. Ma se al contrario, i lavori in cantiere sono altri?
Come abbiamo visto, sono diverse le operazioni che si possono fare in un immobile, alcune richiedono addirittura il permesso da parte del Comune, come appunto la costruzione di uno o tanti quanti sono gli appartamenti. In questo caso, quindi, occorre rivolgersi ad una ditta del settore edilizio, ad un imprenditore edile di vostra conoscenza, di vostra fiducia.
Se non conoscete nessuno, fatevi consigliare magari da qualcuno, in modo da far cadere la scelta in una ditta seria e onesta. Ricordatevi che oltre ad avere l’abilitazione ed essere quindi in regola , devono conoscere il manuale del regolamento edilizio, per muoversi di conseguenza. Fatevi fare un preventivo, e poi decidete con calma. La ditta dovrà quindi installare un ponteggio, creare un’impalcatura con annesse tutte le misure di sicurezza.
Misure di sicurezza che vanno a proteggere, da una parte, chi esegue i lavori, e dall’altra, la gente che passa per forza di cose nei pressi della costruzione. Al termine dei lavori quotidiani, devono essere posti delle misure per chiudere , in modo che nessuno possa aprire, che nessuno possa entrare. Accertatevi quindi del metodo di lavoro con la quale ogni ditta si muove. E voi….muovetevi di conseguenza !