Molto spesso si sente parlare di franchising come una delle migliori possibilità per aprire un’attività in proprio. La cosa che si deve dire prima di entrare nello specifico è che, per chi desidera aprire un negozio in franchising, l’iter burocratico è diventato molto più snello negli ultimi anni, soprattutto dopo la Legge Bersani che, come sappiamo, è andata a liberare diverse attività commerciali da limiti e restrizioni.
Ad esempio, grazie a suddetta legge è finalmente diventato possibile anche aprire un negozio inferiore ai 250 mq di superficie senza necessariamente richiedere una specifica licenza. Interessante, vero?
Inoltre, si deve dire che per molti di quelli che vogliono mettersi in proprio, questa è una delle migliori possibilità, dato che alle spalle si ha sempre una solida azienda, che permette di usufruire del proprio buon nome e della propria fama.
Cos’è il franchising
Prima di entrare nel dettaglio e capire come aprire un franchising o quali sono i costi dell’operazione, è bene specificare qualcosa.
Si definisce come franchising, quella affiliazione commerciale che prevede una collaborazione tra due parti in causa, tra cui un’azienda, per la distribuzione o la creazione di beni e servizi. Si tratta, quindi, di uno strumento molto utile per tutti coloro i quali desiderano aprire una nuova azienda senza, però, partire da zero e affrontare tutti i costi che dovrebbe accollarsi. In questo modo, ci si affida a un brand di successo e già noto nel settore e, pertanto, si ha un discreto vantaggio.
Dal punto di vista legislativo, dobbiamo fare riferimento all’articolo 1 della Legge 129/2004 che definisce l’affiliazione commerciale come un contratto tra due soggetti giuridici indipendenti dove una parte concede all’altra, attraverso il pagamento di una cifra, l’utilizzo di immagine, prodotti concedendo in pratica i diritti di proprietà intellettuali, industriali, di marchi, disegni, ecc allo scopo di avviare una commercializzazione di beni e servizi.
Per aprire un franchising si necessita di una azienda madre che concede all’affiliato, che di solito è un rivenditore indipendente, il diritto di commercializzare i propri prodotti o i propri servizi utilizzando l’insegna dell’affiliante. Inoltre, quest’ultimo concede a chi si affilia tutta l’assistenza tecnica e la consulenza sui metodi di lavoro. Cosa deve fare, dal canto suo, l’affiliato? Deve rispettare gli standard imposti e i modelli che sono tipici del franchisor. Inoltre, è bene sapere che all’affiliante spetta pagare una royalty nonché una commissione di ingresso. Prima di entrare nel dettaglio, ricordiamo che il franchising è regolamentato dalla Legge 6 maggio 2004, n. 129.
Come aprire un franchising
Come abbiamo detto, oggi come oggi ci sono tante offerte e annunci di franchising per aprirne uno e le proposte spaziano in tutti i settori, dalla ristorazione all’abbigliamento ecc. Come fare, quindi, a scegliere il giusto franchising? La prima cosa che si deve fare è quella di andare a capire quelle che sono le proprie aspirazioni e le proprie predisposizioni personali, quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere, il guadagno che si vorrebbe ecc. Solo rispondendo a queste domande si potrà scegliere la soluzione migliore. Dopo averlo fatto, è utile procedere con un confronto tra tutte quelle che sono le varie offerte di investimento franchising.
Per scegliere la soluzione migliore, ci si deve porre delle domande e, quindi, ci si deve informare in merito a quello che viene offerto. Si deve, quindi, fare il punto di ciò che offre il franchisor. Il franchisee deve prendere più informazioni possibili sul brand a cui ci si vuole affiliare. Si devono considerare, ad esempio, gli anni di attività, dato che maggiore è l’anzianità del franchisor e maggiore è il know-how che verrà dato. Inoltre, anche il numero di affiliati è importante e da prendere in considerazione, perché più sono gli affiliati attivi e più si ha possibilità di successo. Va da sé che anche la notorietà del brand influisce sul successo finale. Consigliamo anche di effettuare un’analisi dei bilanci, per capire se si tratta di un investimento da fare o meno.
Tutti i requisiti necessari
Quali sono, quindi, i requisiti fondamentali che deve avere un franchisee? Innanzitutto, ci sono i cosiddetti requisiti soggettivi tra cui, ad esempio, la capacità imprenditoriale. Sappiamo che chi decide di affiliarsi deve sottostare alla politica della casa madre, ma deve anche metterci del proprio e, quindi, c’è bisogno di spirito decisionale e di sacrificio.
Inoltre, si devono avere delle conoscenze in campo fiscale e commerciale e si deve sapere come avere a che fare con i clienti. In poche parole, il franchisee deve onorare la casa madre e deve, soprattutto, tutelare il brand e farlo crescere. Si tratta di avere delle importanti responsabilità, da non sottovalutare.
Per aprire un’attività commerciale in franchising o indipendente si deve tenere a mente quello che è l’art. 5, commi 2 e 4, del D.L.vo 114/98, che dice che è fondamentale non aver subito precedenti fallimenti o non avere avuto delle condanne penali. Inoltre, non si deve essere stati mai sottoposti a misure di prevenzione. In questi casi c’è il divieto di esercizio dell’attività commerciale per 5 anni.
Si deve sottolineare anche che, al fine di poter aprire un’attività commerciale in franchising o indipendente nel settore alimentare, si deve frequentare un corso professionale per il commercio relativo al settore merceologico alimentare.
Quali sono i requisiti di un negozio franchising
Quali sono i requisiti che il franchisee che intende aprire un negozio in franchising deve rispettare? Di solito è il franchisor che li impone e alcuni di questi riguardano il locale nel quale sorgerà il negozio.
Si deve tenere in conto l’ubicazione del locale: alcuni franchisor richiedono che si trovi un locale in una posizione strategica, molto centrale e ben visibile. Molti preferiscono i centri commerciali. Anche il contratto di locazione è molto importante e si devono tenere in conto tutte quelle che sono le clausole del contratto di franchising che riguardano l’affitto del locale. Si deve dire che, in alcuni casi, nel contratto viene specificato tutto quello che concerne il personale da selezionare e assumere.
Il franchisee non può prescindere da tutto quello che si trova nel suo contratto.
A chi conviene avviare un franchising
Come detto, il franchising è molto utile per chi desidera aprire una sua attività senza, però, investire una somma enorme. Per quanto sia previsto un piccolo investimento iniziale, la somma è comunque più ridotta rispetto a quella pagata nel caso in cui si debba aprire uno store a proprie spese.