L’elicicoltura (allevamento di lumache) è un vero e proprio trend che sta contagiando molti nuovi agricoltori per la redditività che riesce a produrre anche con allevamenti di piccole e medie dimensioni. Le lumache sono un cibo ricco di proteine, poco calorico, che contiene pochi grassi. Anche le uova di lumaca sono commestibili e sono pregiate quasi quanto il caviale. La bava prodotta dalle lumache è invece molto richiesta dall’industria cosmetica e farmaceutica.
Come aprire un allevamento di lumache
In primo battuta è necessario individuare un terreno adatto all’elicicoltura. Dev’essere irrigabile poiché acqua e umidità sono condizioni fondamentali per lo sviluppo ed il benessere delle lumache, non deve essere argilloso ma di medio impasto.
È ad esempio utile far analizzare il terreno prima di avviare l’attività in modo da evidenziare un eventuale inquinamento da metalli pesanti. Il terreno deve poter essere recintato per allestire l’allevamento. Una volta identificato il luogo è necessario ottenere le autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività: si inizia con la richiesta di Partita IVA per poi passare alla domanda di qualifica Iap (imprenditore agricolo professionale), alla Comunicazione Unica alla Camera di Commercio del territorio ed alla registrazione all’Ufficio Imprese. Va poi effettuata la Segnalazione certificata di inizio attività ed infine l’iscrizione all’INPS e all’INAIL. Relativamente al settore alimentare è da effettuare anche la certificazione di Igiene degli alimenti HACCP.
Il primo passo da compiere è la preparazione campo. Nei due cicli di preparazione, uno estivo ed uno invernale, il terreno va arato, fresato, concimato e disinfestato dalle specie nocive per le lumache. È poi necessario erigere le recinzioni con una rete a maglie strette per impedire la fuga delle chiocciole. A questo punto è possibile seminare gli ortaggi che costituiranno l’habitat ed il nutrimento delle lumache. Quando questi raggiungono i 15 centimetri di altezza si possono seminare le lumache. Prima però dovete scegliere la specie da allevare: le due più utilizzate sono la Helix Aspersa Muller e la Helix Aspersa Maxima, con quest’ultima che raggiunge i 24 grammi rispetto ai 18 della prim ma è meno pregiata.
La raccolta della lumache o la produzione della bava sono attività che impiegano principalmente l’attività manuale. Per la raccolta di ci avvale di pannelli in pallet a cui le lumache amano attaccarsi. È sufficiente lasciarne alcuni nel recinto e di notte le lumache si riparano attaccandovisi. Di giorno basta rovesciare il pannello e staccare le lumache e riporle nelle cassette di plastica da portare in un luogo fresco dove va azionato un ventilatore.
Qui avviene la fase della spurgatura in cui la lumaca non mangia né beve ed espelle le feci per prepararsi al letargo. Ora sono pronte per essere vendute. La produzione permetter di ottenere circa un kilogrammo di lumache al metro quadro. All’ingrosso la lumaca è venduta a 4-5 euro al kilogrammo ma, se siete abbastanza bravi da garantire la qualità del prodotto, potete rivolgervi direttamente a ristoratori o privati dove i prezzi salgono a 8-11 euro al kilogrammo. Ecco come aprire un allevamento di lumache!